Fabrizio Di Patti – Dottore Commercialista

IRES Ridotta al 20% per le Imprese che Investono in Innovazione Tecnologica: Requisiti e Regole 2025

Con la Legge di Bilancio 2025 è stata introdotta una misura agevolativa molto interessante per le imprese che investono in beni tecnologicamente avanzati: una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20%, applicabile nel solo periodo d’imposta 2025, a determinate condizioni. Si tratta di un incentivo fiscale che punta a stimolare investimenti strategici in ambito Transizione 4.0 e 5.0, occupazione stabile e reinvestimento degli utili.

Vediamo in sintesi chi può accedere all’agevolazione, quali sono i requisiti richiesti, i casi di esclusione e le cause di decadenza.


Requisiti per accedere all’IRES agevolata

L’aliquota agevolata del 20% spetta ai soggetti IRES che svolgono in via esclusiva o prevalente attività commerciali, compresi anche i soggetti non residenti, a condizione che vengano soddisfatti contestualmente i seguenti requisiti:

a) Accantonamento utili:
Almeno l’80% degli utili dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 deve essere accantonato in una riserva dedicata.

b) Investimenti qualificati:
Entro i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi del periodo successivo, almeno il 30% degli utili accantonati – e comunque non meno del 24% degli utili 2023, per un importo minimo di 20.000 euro – deve essere destinato all’acquisto (anche in leasing) di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive in Italia, tra quelli elencati:

  • nell’Allegato A e B della L. 232/2016 (Transizione 4.0);
  • nell’art. 38 del D.L. 19/2024 (Transizione 5.0).

c) Occupazione stabile:
Nel 2026, il numero di ULA non deve ridursi rispetto alla media del triennio precedente e deve essere effettuata almeno una nuova assunzione a tempo indeterminato, pari ad almeno l’1% dell’occupazione precedente.

d) Nessuna cassa integrazione:
L’impresa non deve aver utilizzato CIG nel 2024 o nel 2025, salvo casi eccezionali e transitori (es. eventi climatici).


Cause di decadenza dal beneficio

Il diritto all’IRES ridotta decade nei seguenti casi:

  • Distribuzione della riserva accantonata entro il secondo esercizio successivo a quello chiuso al 31 dicembre 2024;
  • Dismissione, trasferimento all’estero o utilizzo improprio dei beni agevolati entro i 5 periodi d’imposta successivi all’investimento.

Soggetti esclusi

Non possono accedere al beneficio:

  • Società in liquidazione ordinaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • Soggetti che determinano il reddito con regimi forfetari o semplificati.

Regole particolari

Consolidato nazionale o mondiale:
Il reddito agevolato confluisce nella base imponibile della controllante, fino a concorrenza del reddito eccedente le perdite.

Regime di trasparenza fiscale:
L’agevolazione si trasmette proporzionalmente ai soci in base alla quota di partecipazione agli utili.

Enti non commerciali:
Possono fruire della riduzione solo sull’IRES derivante dal reddito d’impresa.


Determinazione degli acconti

Ai fini del calcolo degli acconti per il periodo d’imposta 2026, si dovrà considerare l’imposta senza applicare l’agevolazione, al fine di evitare sottostime dell’imposta dovuta.


Decreto attuativo in arrivo

Per l’attuazione operativa della misura si attende un decreto del MEF, che disciplinerà modalità applicative, documentazione da conservare e controlli.


Conclusioni

La nuova aliquota IRES al 20% rappresenta un’opportunità concreta per le imprese italiane che puntano su tecnologia, efficienza energetica e nuova occupazione. Come commercialista, consiglio a tutte le aziende interessate di valutare attentamente la pianificazione degli utili 2024 e degli investimenti 2025, per non perdere questa importante agevolazione fiscale.

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